MISSION
L’immagine corporea è diventata la grande protagonista del nostro secolo. I mass media, tramite la moda, la televisione, i giornali ecc., parlano di e propagandano soggetti che rispecchiano modelli ben precisi: belli, di successo e portati a raggiungere la perfezione estetica: ma a che prezzo? E quali sono i rischi, se l' esasperazione porta a commettere degli errori?
Il chirurgo plastico, prima di tutto è un medico e come tale ha il dovere di curare il/la paziente ma, nello stesso tempo, deve correggere l’imperfezione di cui è affetto e, che in qualche modo, determina in lui insicurezza, depressione e comunque, lo porta a non piacersi. Inoltre il chirurgo plastico non dovrà mai dimenticare che, prima di tutto, la completa guarigione dovrà permettere di raggiungere un connubio tra ciò che è l’apparenza (l’aspetto estetico) e ciò che l’individuo è realmente. Sentirsi bene è importante, un buon rapporto con noi stessi ci facilita nella vita di relazione, ci dà sicurezza e forza nell’affrontare le problematiche quotidiane, anche nell’ambito del lavoro. Un buon chirurgo plastico non dovrà mai dimenticare che dando al paziente la possibilità di migliorare vorrà dire anche curare la qualità della vita stessa.
Oltre che nell’estetica pura, importante è il ruolo della chirurgia plastica nel campo infortunistico e traumatologico, in quello malformativo e, non ultimo, in quello oncologico è di fondamentale importanza.
Poter ricostruire i tessuti o gli organi che mancano o che sono andati distrutti o alterati, ha lo scopo di rendere più fisiologica la parte mancante ridandole infine un aspetto il più possibile normale.
Il chirurgo plastico aiutando il paziente a riacquistare la propria immagine altrimenti compromessa, fa sì che il paziente stesso acquisti fiducia nella vita e possa essere reintegrato nella società e nel campo del lavoro.
Se il chirurgo plastico, infine, non dimentica di essere prima di tutto un “buon medico” e, il concetto d’immagine e di bellezza non verrà usato in modo negativo, inteso cioè a rappresentare esclusivamente qualcosa di effimero, vuoto e privo di valore, allora tale concetto sarà inteso come completamento positivo che ognuno di noi può ottenere per migliorare la propria qualità di vita e, con ciò, anche la propria salute.
Prof. Bogetti Paolo
BGTPLA52T24L219N
Casa di Cura Sedes Sapientiae
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